27 mar 2012

Brandina: è subito vacanza!

Ci sono dettagli capaci di fare davvero la differenza. E accessori che subito, non appena si indossano, hanno il potere di creare il clima giusto per la vacanza o per trascorrere il tempo libero all’aria aperta.

Prendete, ad esempio, Brandina. Nato come una linea di borse artigianale e molto d’élite, oggi è un brand a tutto tondo con una vera storia di successo. Il segreto? Un designer poliedrico, Marco Morosini, mente creativa del progetto, e la versatilità di un tessuto vivace ma resistente come quello delle brandine da spiaggia. È da questo incontro che nasce così la prima serie di borse – secchielli, sacche, tracolle e handbags – realizzate appunto grazie alla nuova vita data ai rivestimenti di sdraio e lettini. Un nome che parla da solo: Brandina, appunto. E, soprattutto, che fa subito “vacanza”.

Perfette per la spiaggia, così come per la città, per la scampagnata sul lago o per il pic-nic sull’erba, le borse Brandina sono prima di tutto pratiche, capienti, coloratissime. Linee sempre essenziali, rifiniture di livello, dettagli curatissimi: dall’anello per regolare le sdraio che diventa pratica cerniera o portachiavi, ai lacci in corda marinara. Una gamma di colori che si evolve di stagione in stagione, seguendo sempre i  “must” del momento e il tono dei mesi: tinte più scure e sobrie per l’autunno-inverno, bianco, azzurro e colori fluo per la primavera-estate. Borse comode anche per viaggiare, quindi. Eppure, non per questo, meno glamour o orginali.

Dalle borse per arrivare poi a una vastissina gamma di accessori coordinati e sempre, rigorosamente, realizzati tenendo fede alla filosofia del marchio Brandina. E così ecco i portacellulari e i porta IPad, i portachiavi e i portaspiccioli, gli occhiali da sole e i teli da mare, fino alle tovagliette per la colazione, ai collari, ai guinzagli e alle cabine porta amici a quattro zampe.

Brandina ci piace perché davvero la vacanza può essere racchiusa in una borsa ed essere vicina, anche quando è ancora lontana.

23 mar 2012

20° Giornata FAI di Primavera


Se per il weekend non avete già progettato una prima fuga di primavera o se siete ancora in cerca di un’idea, c’è una proposta veramente ghiotta e, secondo noi, proprio da cogliere al volo. Domani e domenica, il Fondo Italiano per l’Ambiente (FAI) organizza la 20° edizione della Giornata di Primavera: due giorni per scoprire tutto il bello e il meglio del patrimonio culturale del nostro Paese, con ville, residenze, dimore e palazzi storici aperti in esclusiva al pubblico e visitabili anche accompagnati da una guida.


Il Palazzo della Banca d'Italia a Milano

Da Nord a Sud, sono ben 670 le location che hanno aderito all’iniziativa, che quest’anno celebra il suo ventesimo compleanno: era infatti il 1993 quando il FAI lanciava la sua prima Giornata di Primavera e, nel corso di due decenni, la manifestazione ha riscosso un sucesso crescente, richiamando oltre sei milioni e mezzo di italiani.

Tanto per fare qualche nome, quest’anno saranno aperti al pubblico il Palazzo della Banca d’Italia a Milano (prima volta in assoluto), il Complesso Borromiano dell’Oratorio dei Filippini a Roma (imponente opera del Seicento progettata dall’architetto Francesco Borromini),  la Pontificia Reale Basilica degli Spagnoli a Napoli.


Il Palazzo Borgia Specchi a Siracusa
Se siete dalle parti di Sirmione, vi consigliamo di non perdere la visita all’area archeologica delle Grotte di Catullo. Oppure se passate da Urbino, è aperto il Complesso Monumentale di Santa Chiara, in cui sono terminate proprio poche settimane fa i lavori di recupero e di consolidamento della struttura. Interessanti poi anche il Castello di Ivrea, il Palazzo Borgia Specchi a Siracusa, la Chiesa di Orsanmichele a Firenze, la Basilica Palladiana a Vicenza.

Insomma, ce n’è veramente per tutti i gusti. E voi avete già deciso quale di queste mete visiterete? Per chi è ancora indeciso, il programma completo delle location aperte è disponibile sul sito del FAI.

12 mar 2012

Questione di sguardi

Eleganti o sportivi, minimalisti o stilosi, gli occhiali da sole sono un accessorio fondamentale delle vacanze. Ma se partire con un paio di lenti scure in valigia è d’obbligo, altrettanto importante è la scelta del tipo di occhiale da portare con sé. E non è solo una questione di praticità o di look.

A poche settimane dalla Pasqua (la prima vera occasione per una vacanza più o meno “mordi e fuggi”) e a pochi mesi dall’inizio della stagione estiva, dal Mido di Milano (la più importante fiera italiana dell’ottica) ecco quali sono le principali tendenze della primavera-estate 2012 in materia di lenti da sole.

La parola d’ordine è “colore” e su questo sembrano concordare quasi tutti: spazio quindi alle lenti azzurre, rosa e persino a quelle rosse. E pure sulle montature è un trionfo di tonalità calde e avvolgenti. Piace tanto il rosso fuoco, ma anche le tinte fluo e il bianco. Non manca il classico nero, magari impreziosito da dettagli di stile.
Quanto alle forme, la primavera-estate 2012 vede il ritorno delle linee vintage: l’ispirazione è agli anni ’80, con qualche incursione negli anni ’50 e ’60 con le maxi lenti e le forme allungate.

Dalle parole ai fatti, ecco qua un po’ di modelli che hanno fatto il loro debutto proprio nei giorni del Mido…


Benetton

Kenzo


Mark Jacobs

Adidas

GF Ferrè by Allison

Mikita



Missoni

Iceberg

Versace


9 mar 2012

In punta di piedi

Belle, pratiche, comodissime, a prova di passeggiate chilometriche e scampagnate all'aria aperta.

Arriva la bella stagione ed è tempo di tirare fuori dall'armadio un bel paio di "ballerine": l'ideale per lo shopping in città, ma anche se si è partenza per qualche viaggio o gita primaverile.

Provare per credere: anche le irriducibili del tacco 12 non potranno più farne a meno, in questo periodo. E anche per le affezionate del più casual mocassino o delle sportivissime sneakers saranno un'ottima alternativa per un look più femminile, ma pur sempre comodo.

Ne abbiamo scelta qualcuna dalle nuove collezioni... Eccole!
Ma soprattutto, buon weekend!


Jimmy Choo

Pretty Ballerinas


Geox

Bata


Hispanitas



8 mar 2012

Compagnie aeree: la nostra classifica


Cortesia, comodità, efficienza e piccole attenzioni... Bene, iniziamo subito dando un po’ di voti o meglio, facendo una classificadelle compagnie aeree di cui ci siamo serviti nel corso degli anni.

Volare, si sa, è una delle esperienze più belle ma anche più impegnative dal punto di vista dello “stress” da viaggio: tra preparazione dei bagagli, check in, tempi di attesa per l’imbarco, puntualità del volo e comfort a bordo, se ne vedono un po’ di tutti i colori.

Premessa doverosa, però: le realtà cambiano e, si spera, di solito lo fanno in meglio. Ma potrebbe anche essere in peggio, purtroppo. I nostri giudizi sono fondati su poche singole esperienze personali, alcune addirittura di qualche anno fa.

Gustatevi questa veloce rassegna e, se vi è capitato di volare con qualcuno di questi vettori aerei, dite la vostra!


1. SOUTH AFRICAN AIRWAYS


A nostro giudizio, la migliore compagnia aerea. I voli con South African sono sempre stati impeccabili: cortesia e precisione, sia a terra che a bordo, una buona puntualità negli arrivi e nelle partenze, poltrone comode anche in classe turistica (per non parlare di quelle in Business Class!), pasti gustosi. Un tempo la compagnia collegava direttamente l’Italia (partenza da Milano Malpensa) con Johannesburg. Oggi la tratta non è più coperta e per aggiungere il Sud Africa con SAA è necessario lo scalo a Francoforte o a Monaco.


Niente da ridire: la precisione francese c’è tutta, anche a bordo degli aerei della compagnia di bandiera. Sia nei voli di breve durata, sia in quelli più impegnativi, Air France è sempre stata una garanzia. Buona la cordialità del personale (a dispetto dei luoghi comuni sui francesi) ed eccellente l’offerta di servizi per i passeggeri.


Essenziale ed efficiente come solo i tedeschi sanno essere, Lufthansa è una di quelle compagnie che vanno dritte al sodo, senza troppi fronzoli. Ma i servizi ci sono tutti, e la professionalità anche. Mettere piede su uno di questi aerei tedeschi fa avvertire un’autentica sensazione di sicurezza e tranquillità. Affidabile.


Pegasus Airlines è stata proprio una bella sorpresa : aerei semi-nuovi e tutti tirati a lucido, accoglienza simpatica, personale brillante, efficienza e straordinaria puntualità dei voli. Dietro questa compagnia turca low cost, si cela forse un vettore aereo giovane, ma già capace di “fare le scarpe” (o meglio, le ali) alla Turkish Airlines? Tutti gli extra sono ovviamente a pagamento, ma bisogna ammettere che la qualità di cibo, bibite e altri prodotti in vendita non è male, così come anche i prezzi, piuttosto contenuti. Il valore aggiunto: il peso ammesso per il bagaglio in cabina è di 11 kg, con una discreta “flessibilità” al check in. Niente sovraprezzo per le valigie con peso superiore, solo obbligo di imbarco nella stiva.


Sarà perché ci siamo affezionati, sarà per una questione di sano patriottismo, ma la nostra compagnia di bandiera non delude e riesce a tenere fede alle aspettative. Qualche pecca però è da segnalare: posti stretti in classe turistica, pasti e snack un po’ al risparmio, biglietti spesso costosi e qualche ritardo di troppo. Però Alitalia è sempre Alitalia e a noi ci piace così.


Abbiamo volato con Air One solo per brevi spostamenti interni e non ci sono particolari segnalazioni da fare sulla compagnia. Proprietà di Alitalia, Air One tiene fede all’impronta data dall’aerolinea di bandiera ed è per questo che punta all’essenziale. Minimalista.


Un’esperienza di volo molto simile a quelle con Alitalia e Air One: si vede che Meridiana è un brand italiano e che punta tutto sul servizio di viaggio, piuttosto che sugli extra.



Con Aer Lingus abbiamo volato ormai qualche anno fa, ma abbiamo volato bene: un viaggio tranquillo, dall’inizio alla fine, senza grossi “colpi di scena”. Bella la livrea degli aerei per metà bianca e per metà verde smeraldo.



Ha da poco superato Alitalia come numero di passeggeri e in Italia (ma non solo) ormai è la compagnia aerea più gettonata. Indubbiamente i prezzi sono più che convenienti, l’offerta di voli è davvero ampia e la puntualità negli arrivi e nelle partenze è rispettata. Ma Ryanair non ci ha convinto fino in fondo: eccessiva rigidità sull’ammissione dei bagagli in cabina, servizi extra decisamente cari e soprattutto aerei affollati quasi quanto il metrò nelle ore di punta. Però non c’è che dire: per viaggiare a prezzi mini è imbattibile.


Non ci è piaciuto nulla, purtroppo, di Delta Airlines: voli troppo spesso in ritardo, problemi tecnici un po’ troppo frequenti, poca professionalità dello staff (e del comandante che, di fronte ad un guasto tecnico serio, ha osato dire ai passeggeri “proviamo a vedere se si riesce a partire lo stesso…..”). Non ci sono piaciuti nemmeno i pasti. Da una compagnia americana ci aspettavamo sicuramente qualcosa di più. Noi ci abbiamo volato solo durante un viaggio negli Stati Uniti 10 anni fa. Speriamo che adesso la situazione sia cambiata, ma non sappiamo se la sceglieremmo di nuovo per volare…

7 mar 2012

Giappone un anno dopo: tra l’incubo tsunami e la voglia di rinascere


Chi l’avrebbe detto che, un anno dopo lo tsunami e l’emergenza nucleare, il Giappone tornasse ad essere (quasi) il Paese di un tempo: ordinato, pulito, impeccabile?

In soli dodici mesi questa terra, devastata dal maremoto e sull’orlo del baratro con il disastro nella centrale di Fukushima, si è aggrappata con le unghie e con i denti all’indole laboriosa ed instacabile del suo popolo e alla sua voglia di rinascere. Senza darsi per vinta.

E così, come in questi giorni possiamo vedere un po’ ovunque sulle principali testate giornalistiche online, oggi il Paese del Sol Levante mostra con orgoglio ponti e strade ricostruiti, fabbriche e attività commerciali in pieno fermento, aule e complessi scolastici tornati quasi alla normalità. Certo, la ricostruzione non è finita e gli interventi da completare sono ancora tanti. Quello che però sorprende è il coraggio, il rigore e la precisione con cui il popolo giapponese non ha perso tempo e si è rimboccato le maniche per contribuire alla rinascita del Paese. Lo dimostrano bene queste foto diffuse dalla Reuters…




















Quando, l’11 marzo 2011, il maremoto non solo spazzava via strade e interi paesi ma infliggeva anche un colpo mortale all’industria turistica nipponica, la sensazione più diffusa era stata quella che il Giappone ci avrebbe messo un bel po’ di tempo per tornare ad attrarre i visitatori stranieri.

A dispetto della catastrofe, però, nel frattempo (e una volta terminata l’emergenza delle prime settimane post-tsunami) tanti turisti hanno deciso di partire lo stesso. I loro diari di viaggio si possono pescare un po’ ovunque sul web e parlano di un Paese splendido, ospitale, sicuro, modernissimo e sempre con un ordine impeccabile.

E poi c’è l’intensa campagna pubblicitaria che tour operator e compagnie aeree hanno messo in campo per incoraggiare i viaggi verso l’Oriente. Non ultimo, l’Ente per il Turismo Giapponese in Italia ha voluto pubblicare sul proprio sito web, giusto poche settimane fa, un vademecum completissimo per sfatare tutti i dubbi e i luoghi comuni che si sono alimentati sul Giappone nell’ultimo anno. Insomma, sembra proprio che il Paese del Sol Levante possa tornare ad essere una delle destinazioni al top per le prossime vacanze.

Dall’altra parte, però, ben poco incoraggianti sono le notizie che arrivano dall’Università di Tokyo e rilanciate sul sito AsiaOne.com, secondo cui entro i prossimi quattro anni il Paese potrebbe essere di nuovo colpito dal terremoto. Un sisma, secondo le previsioni dei ricercatori, persino più devastante di quello di un anno fa. Per non parlare delle polemiche sulla ricostruzione, di cui si può leggere qua e là sulla rete.

Dunque, partire o non partire per il Giappone? Noi preferiamo dare più credito alle informazioni ufficiali fornite dalla Farnesina, dall’Ente per il Turismo Giapponese e dagli operatori turistici specializzati, piuttosto che alle dicerie sul web. Quindi la nostra risposta è sì. Quanto alle proposte di viaggio o agli spunti per costruire un itinerario personalizzato, ce n’è per tutti i gusti… Intanto, date un’occhiata qui.

Insomma, è tutto pronto per scoprire e gustare la più autentica primavera giapponese.

6 mar 2012

Aria di primavera sul viso

Non c’è solo il rito di preparare la valigia o di controllare le previsioni del tempo, prima di partire per un viaggio o per il weekend. Anche qualche piccolo trattamento-corpo o una “coccola” di bellezza è utile per entrare nello spirito della vacanza.

In questi giorni di quasi-primavera, per esempio, prendersi cura del viso è una di quelle piccole attenzioni da regalarsi non solo per sentirsi meglio, ma anche per preparare la pelle alle prime esposizioni al sole e all’aria aperta. Con l’aumento delle temperature, ecco infatti che il make up diventa sempre più leggero ed è per questo che è importante idratare e purificare l'epidermide, meno protetta da cipria e fondotinta.

Ecco qui qualche suggerimento per i vostri rituali di bellezza dedicati al viso.

A base di acqua termale, il magico ingrediente alla base di tutti i prodotti Avène, è un’emulsione fluida e leggera adatta alle pelli normali, miste e persino a quella maschile. Una composizione ricca, che protegge il naturale equilibrio idrico cutaneo grazie alla creazione di una sottile e invisibile pellicola sull’epidermide. Da usare al mattino o alla sera, dopo un’accurata pulizia di viso e collo.



Una formulazione cremosa, tonificante, che rinfresca subito la pelle. Tutto grazie all’estratto di radice di iris, cetriolo e corteccia di betulla che, insieme agli oli vegetali, migliorano l’idratazione del viso. Da usare una o due volte alla settimana, evitando l’applicazione su labbra e contorno occhi. La marcia in più: si può far agire fino a venti minuti, senza avvertire alcuna sensazione di secchezza sulla pelle.



L’abbiamo provata e possiamo assicurare che è un vero toccasana per la pelle stanca e spenta. Tutta al naturale, questa pasta è ottima per maschere e impacchi dermopurificanti e rimineralizzanti. Si può usare sia sul viso, sia sul resto del corpo, lasciando in posa solo per qualche minuto. Non appena si inizia a sentire tirare la pelle, risciacquare subito con abbondante acqua tiepida.


 

Lozione leggera, eppure idratante ed emolliente. Indicata per usi frequenti e pelli miste, lascia sulla pelle una speciale sensazione di morbidezza che dura tutto il giorno. Si applica sulla pelle già pulita ed è ottima come base per il trucco.

5 mar 2012

Gustando Parma, città golosa

I suoi prosciutti e i suoi formaggi sono senza dubbio tra le più pregiate prelibatezze gastronomiche d’Italia. Insomma, che Parma fosse una città golosa c’erano ben pochi dubbi. Ma provare a scoprirla così, in punta di forchetta, è un’idea interessante per tutti, non solo per buongustai o per palati sopraffini.

Gustatevi Parma in un weekend d’autunno o in primavera, i momenti migliori per scoprire le bellezze di questa tranquilla ed elegante cittadina emiliana. Dedicate una giornata alla scoperta dei suoi angoli più caratteristici: non perdete il Duomo e il Battistero, il Palazzo Ducale, il Palazzo della Pilotta e il Teatro Farnese, il Teatro Regio, la Chiesa della Steccata e, uscendo un po’ dalla città, la Certosa di Parma.

Ma, soprattutto, ritagliatevi un’altra intera giornata per assaporare le bontà culinarie parmigiane e fare una spesa di genuina gastronomia locale che, di sicuro, sarà ben apprezzata al rientro a casa. Per fare questo, meglio approfittare del sabato e degli orari di apertura delle botteghe: sarà divertente vestire per qualche ora i panni della buona massaia emiliana, pronta a cucinare per il pranzo della domenica.

Gli indirizzi da non perdere? Partite dal Mercato Alimentare Coperto della Ghiaia, nell’omonima piazza, dove acquistare la carne per il bollito ma anche frutta, verdura, pane, salumi e formaggi.

Proseguite poi nella vicinissima Strada Carlo Farini, dove si trova L’Antica Salumeria Farini: un autentico tempio del gusto, dove leccarsi veramente i baffi. Accanto alle migliori selezioni di parmigiani, prosciutti e culatelli, qui si possono trovare anche i famosi “ciccioli” (carne di maiale pressata e fritta) e poi tortelli, tortellini e pasta fresca.

Fate una sosta per il pranzo alla Trattoria Salumeria Rosi, un tempo la storica Trattoria dalla Sorelle Picchi, oggi interamente rinnovata e gestita con sapienza dal patron del Parmacotto. Consigliatissime le specialità della casa: tortelli di zucca o di erbette, anolini in brodo, il filetto “alla rosa di Parma”, punta di vitello ripiena al forno e,  per finire, il gelato allo zabaione con salsa al cioccolato.

Ci si può poi spostare a Felino, a circa 16 km da Parma, per visitare il Museo del Salame. Un po’ più distanti, ma non meno interessanti, il Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano (circa 23 km dal centro città) e quello del Parmigiano Reggiano a Soragna (circa 31 km da Parma).