22 mag 2012

Viaggiando Suppergiù… Con Italo!



Partiamo dalle buone notizie: finalmente c’è un’ottima alternativa per raggiungere in treno Roma e Milano (e presto anche Torino e Venezia). Un’alternativa che offre la possibilità di viaggiare a prezzi mini, a bordo di convogli nuovi di zecca e coccolati in tutto dallo staff. Soprattutto, un’alternativa che ha avuto il grandissimo merito di rompere lo storico monopolio italiano del trasporto passeggeri su rotaia e di dare lavoro a tantissimi giovani. Italo Treno è tutto questo.

Lo abbiamo provato in un viaggio di andata e ritorno da Milano Porta Garibaldi a Roma Tiburtina. Arrivi in stazione e non puoi fare a meno di notare la quantità di personale che si concentra intorno alle biglietterie, a Casa Italo (la sala d’attesa, in cui però non siamo entrati) e sul binario dove il treno è già pronto per partire. Ragazzi giovani, si diceva. Sono tutti sorridenti, disponibilissimi, sembrano veramente motivati nello svolgere il loro compito. Si parte bene, insomma.

Sali a bordo. Posto in classe Smart, la più conveniente di tutte. All’andata abbiamo avuto persino la fortuna di capitare nella carrozza numero 11, con servizio cinema. Non c’è che dire, al primo sguardo il treno si presenta perfetto: eccellente pulizia, sedili di design, tavolino personale per ogni singolo posto.

Eppure, qualche piccolo miglioramento Italo Treno può farlo.

Prima di tutto, nella sistemazione dei bagagli: gli unici posti disponibili sono nelle cappelliere sopra i sedili oppure negli spazi in testa a ciascuna carrozza. Insomma, non proprio il massimo se si ha una valigia pesante e non si vuole stare con l’ansia di controllarla di continuo durante il viaggio. Anche i sedili purtroppo, ci spiace dirlo, non sono comodissimi: anzi, sembrano piuttosto “duri” nonostante siano di pelle Frau.

Il servizio cinema è iniziato dopo la fermata di Firenze, trascorse quasi due ore dalla partenza da Milano. Ottima la scelta della pellicola, senz’altro di livello (“Green Zone”, di Paul Greengrass con Matt Damon). Peccato solo per il “finale aperto”, visto che all’arrivo a Roma Tiburtina il film era appena a metà.

Impossibile connettersi al servizio di Wi – Fi gratuito, sia nel viaggio di andata che in quello di ritorno. E purtroppo dobbiamo riconoscere che anche le comunicazioni via cellulare non sono proprio fluide (ci sono parecchi vuoti di segnale durante il viaggio). Ma il personale di bordo ci tiene a spiegare sempre, con grande cortesia, che il sistema è in fase di messa a punto.

Un’osservazione, infine, anche sulla ristorazione: se per i passeggeri delle classi Prima e Club è possibile prenotare il pasto (a pagamento, si viene serviti direttamente al proprio posto), per i viaggiatori in classe Smart ci sono a disposizione solo dei distributori automatici in carrozza 7. Niente da ridire sulla scelta in sé, del resto non può esserci risparmio senza qualche rinuncia. Il problema è che i distributori a bordo di Italo Treno accettano solo monete o banconote da 5 e 10 €. I “malcapitati” muniti soltanto di banconote di taglio grosso devono purtroppo rinunciare a cracker, merendine o anche soltanto a una semplicissima bottiglietta d’acqua minerale.

Insomma, lungi da noi l’intenzione di fare una polemica sterile. Quello che vogliamo dire è che i servizi di base, la convenienza e la buona accoglienza su Italo Treno ci sono tutti, così però come i margini di miglioramento. Ma dobbiamo anche dire che ad un’azienda in piena start up, ambiziosa e determinata si possono ben perdonare questi piccoli “limiti” delle prime settimane. Sperando che tutto il servizio possa funzionare a pieno regime nel più breve tempo possibile.

Anche perché, diciamo la verità, alla fine quello che conta in un servizio di trasporto è il rapporto qualità – prezzo. E noi, proprio per questo, il viaggio con Italo lo promuoviamo con un bel 7.

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