5 mar 2012

Gustando Parma, città golosa

I suoi prosciutti e i suoi formaggi sono senza dubbio tra le più pregiate prelibatezze gastronomiche d’Italia. Insomma, che Parma fosse una città golosa c’erano ben pochi dubbi. Ma provare a scoprirla così, in punta di forchetta, è un’idea interessante per tutti, non solo per buongustai o per palati sopraffini.

Gustatevi Parma in un weekend d’autunno o in primavera, i momenti migliori per scoprire le bellezze di questa tranquilla ed elegante cittadina emiliana. Dedicate una giornata alla scoperta dei suoi angoli più caratteristici: non perdete il Duomo e il Battistero, il Palazzo Ducale, il Palazzo della Pilotta e il Teatro Farnese, il Teatro Regio, la Chiesa della Steccata e, uscendo un po’ dalla città, la Certosa di Parma.

Ma, soprattutto, ritagliatevi un’altra intera giornata per assaporare le bontà culinarie parmigiane e fare una spesa di genuina gastronomia locale che, di sicuro, sarà ben apprezzata al rientro a casa. Per fare questo, meglio approfittare del sabato e degli orari di apertura delle botteghe: sarà divertente vestire per qualche ora i panni della buona massaia emiliana, pronta a cucinare per il pranzo della domenica.

Gli indirizzi da non perdere? Partite dal Mercato Alimentare Coperto della Ghiaia, nell’omonima piazza, dove acquistare la carne per il bollito ma anche frutta, verdura, pane, salumi e formaggi.

Proseguite poi nella vicinissima Strada Carlo Farini, dove si trova L’Antica Salumeria Farini: un autentico tempio del gusto, dove leccarsi veramente i baffi. Accanto alle migliori selezioni di parmigiani, prosciutti e culatelli, qui si possono trovare anche i famosi “ciccioli” (carne di maiale pressata e fritta) e poi tortelli, tortellini e pasta fresca.

Fate una sosta per il pranzo alla Trattoria Salumeria Rosi, un tempo la storica Trattoria dalla Sorelle Picchi, oggi interamente rinnovata e gestita con sapienza dal patron del Parmacotto. Consigliatissime le specialità della casa: tortelli di zucca o di erbette, anolini in brodo, il filetto “alla rosa di Parma”, punta di vitello ripiena al forno e,  per finire, il gelato allo zabaione con salsa al cioccolato.

Ci si può poi spostare a Felino, a circa 16 km da Parma, per visitare il Museo del Salame. Un po’ più distanti, ma non meno interessanti, il Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano (circa 23 km dal centro città) e quello del Parmigiano Reggiano a Soragna (circa 31 km da Parma).

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